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Le Officine Capodarno aspirano a diventare il motore di un nuovo modello di sviluppo imprenditoriale basato sullo sfruttamento delle opportunità esistenti in un territorio montano. Partendo dalla premessa che quelle che spesso sono vissute come limitazioni all'attività di impresa possono invece diventarne elemento caratterizzante e premiante, le Officine intendono agevolare la formazione e la sperimentazione nei settore per i quali la localizzazione montana può rappresentare un valore aggiunto: la bio-edilizia e la filiera del legno; l'agricoltura biologica e il recupero delle sementi ormai in disuso; la gestione del patrimonio forestale e faunistico; l'ingegneria ambientale e la geologia; lo sviluppo di energie alternative e l'informatica ambientale; l'artigianato gastronomico e legato alle materie prime come ferro, legno e pietra; il turismo ambientale e sportivo-naturalistico.
Le Officine vogliono essere un luogo di incontro tra scuola superiore, imprenditoria e ricerca universitaria, offrendo spazi di lavoro, anche in condivisione, sia ad aziende del settore che a istituti superiori e facoltà universitarie che vogliono far ``lavorare sul campo`` i propri studenti, laureandi e ricercatori. Attraverso il progressivo recupero di due diversi immobili da parte dell'Amministrazione e con la partecipazione dei partner pubblici e privati coinvolti, saranno creati due diversi spazi: il primo destinato all'attività di formazione e ricerca, metterà a disposizione sia attrezzatura di uso comune sia strumentazioni specifiche di laboratorio; il secondo, invece dedicato alla lavorazione dei materiali tipici del territorio, opsiterà i macchinari necessari per l'apprendimento delle capacità e competenze artigianali.
Le Officine presenteranno un'offerta formativa rivolta sia alle aziende locali che a studenti dei settori di competeza, con realizzazione di percorsi di specializzazione sia attraverso corsi brevi che master. In tal senso è obiettivo del progetto arrivare a stringere convenzioni con università italiane e straniere. Oltre alla collaborazione con università e aziende private, le Officine svilupperanno un rapporto privilegiato con il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, così da diventare punto di riferimento per progetti pilota in campo ambientale, sviluppando anche la relativa convegnistica di settore. Allo stesso tempo è attualmente in fase di approvazione una convenzione con molteplici enti di riferimento del settore, dall'Accademia dei Georgofili all'Accademia di Scienze Forestali, dal CREA sino al Corpo Forestale dello Stato e altri ancora, così da valorizzare al meglio tutte le potenzialità del settore.
Maggiori occasioni di specializzazione e lavoro per i giovani del territorio
Sviluppo di una cultura imprenditoriale diffusa
Afflusso di visitatori e stanziali durante tutto l'anno
Maggiore forza nella ricerca di finanziamenti per progetti sui settori di riferimento
Opportunità per le aziende locali di conoscere soluzioni innovative provenienti dalla ricerca e dagli spin-off universitari
Afflussi turistici numerosi in occasione di convegni di settore
Uso di spazi di co-working per le nascenti imprese locali, con conseguente abbattimento dei costi
Promozione del territorio, dei suoi prodotti tipici e delle sue manifestazioni sia in Italia che all'estero
La prima è rappresentata dalle ex scuole elementari di Stia, che l'amministrazione comunale sta già ristrutturando. La struttura offre 13 locali, dei quali 10 da dedicare al progetto delle Officine Capodarno, mentre le altre saranno utilizzate dal comune per altri servizi. La struttura si trova nel centro del paese di Stia ed è contornata da un ampio resede facilmente utilizzabile per attività didattiche all'aperto e per dimostrazioni pratiche. Grazie ai lavori che si concluderanno a breve, la struttura potrà disporre di uno spazio più ampio, di un auditorium attrezzato con pareti mobili così da coniugare l'esigenza di un'aula plenaria con quella di organizzare gruppi di approfondimento più ristretti. Ulteriori stralci prevedono l'arricchimento dell'immobile mediante interventi di miglioramento energetico, tesi a rendere le Officine Capodarno un esempio di ottimizzazione delle risorse energetiche.
Il secondo immobile che ospiterà le Officine Capodarno è una struttura presente presso la stazione capolinea di Pratovecchio Stia, che in origine doveva essere utilizzata come officina di riparazione dei treni. Mai terminata, attualmente necessita di un intervento di copertura del tetto e delle tamponature laterali, oltre che dell'apposizione degli infissi. Esiste già un accordo tra l'Amministrazione e LFI per l'assegnazione al comune in comodato gratuito trentennale. Al suo interno l'Amministrazione intende spostare la Scuola del Ferro Battuto oltre a crearci successivamente una più articolata Scuola di Arti e Mestieri che dia risposte a tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla lavorazione delle materie prime del territorio (legno, pietra, ferro) grazie alla collaborazione con scuole e associazioni di categoria.
L’obiettivo generale è quello di dare origine a un luogo di raccolta di eccellenze cognitive e imprenditoriali, capaci di favorire un più ampio e coordinato sviluppo dell’attività imprenditoriale montana all’interno del territorio casentinese, costituendo al contempo un punto di riferimento a livello nazionale per lo sviluppo dei contesti imprenditoriali di montagna.
Nello specifico gli obiettivi sono quelli qui a fianco.
Comune di Pratovecchio Stia |
Parco Nazionale Foreste Casentinesi |
Regione Toscana |
Unione dei Comuni del Casentino |
Istituto di Biometeorologia del CNR |
Carabinieri Forestali – Comando Regionale Toscana |
Fondazione per il Clima e la Sostenibilità |
Associazione Foresta Modello delle Montagne Fiorentine |
Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’economia agraria |
Accademia Italiana di Scienze Forestali |
Accademia dei Georgofili |
Centro per la Ricerca e l’Alta Formazione per la prevenzione del Rischio Idrogeologico |